3 – Quali sono state le attività più significative o emozionanti di cui ti ricordi?
Daniela racconta…
L’attività più emozionante è stata l’ultima route, per tanti motivi (ero già in attesa di Martina, ma lo sapevo solo io!!!) eravamo poche, ma abbiamo fatto il nostro percorso e il tema scelto per il cammino era sulle SCELTE. Altre attività significative, secondo me TUTTE le Sante Caterine, il Capitolo sul Viaggio (di Distretto) e l’uscita a Caneva, nella comunità Piergiorgio per una giornata di servizio.
Elena d G. racconta…
Quell’anno è stato tutto speciale e ne conservo un ricordo bellissimo! È stato proprio il costruire una comunità nuova, di scolte che non facevano strada insieme prima, è stato rimettersi in gioco per dare agli altri il meglio…la strada che abbiamo condiviso quell’anno è veramente indelebile nel mio ricordo. Tutte le attività sono state molto intense: l’uscita dalle suore di clausura, dove abbiamo rimesso in discussione la nostra idea di servizio; l’uscita in bicicletta dal Parco del Cormor a Buia, una vera prova di forza e resistenza; l’attività di abilità manuale in cui ci siamo cucite i ponci rossi di Fuoco; l’inchiesta su facebook e i nuovi sistemi di comunicazione e relazione; e poi la route che aveva come tema la donna in tutti i suoi aspetti (Capo, impegno sociale, moglie, madre…) è che è stata una bellissima esperienza di Strada (che fatica che meraviglia!) e Comunità (niente può separare chi c’era…).
Elena P. racconta…
L’Euromoot dell’estate 2007, alla quale hanno però partecipato soltanto Marika e Giulia A.
Io, però, più che alle attività che abbiamo fatto, sono legata a quello che umanamente le Scolte mi hanno lasciato/insegnato. In più di una occasione mi hanno lasciato positivamente a bocca aperta.
Il regalo che mi hanno preparato le Scolte per la nascita di Mattia (mi avevano chiesto che lasciassi loro una riunione di Fuoco “buca” perché serviva loro quel momento “per fare qualcosa”… e il risultato è stato appeso nel salotto di casa per quasi 3 anni!) mi ha confermato che erano un gruppetto affiatato anche senza l’uniforme addosso.
Alle scolte era piaciuta molto anche l’uscita con il Clan nelle grotte di Villanova (avevano fatto il percorso speleologico).
La strada e comunità in tutte le sue sfaccettature.
Maria racconta…
L’attività che ricordo con più piacere come Capo Fuoco è sicuramente la route del 2014. Quell’anno siamo andate in Toscana e abbiamo percorso la via Francigena fino a Siena, dove abbiamo visitato i luoghi di Santa Caterina. È stata una route speciale, con una strada diversa da quella montanara a cui siamo abituate, dei luoghi davvero splendidi e significativi e con una comunità di Fuoco davvero unita. Dopodiché per me sono rimasta impresse le Partenze, tutte. Io ho dato la Partenza a scolte che ho visto crescere in tutto il loro percorso di fuoco, prima come mie sorelle scolte, poi come aiuto e infine come capo unità. È un’emozione particolare e unica vedere delle ragazze diventare donne di carattere e prendere il proprio zaino in spalla, con tutto ciò che hanno imparato, per cominciare a camminare da sole. Vedere che ciò che si semina cresce e che le ragazze che prima accompagnavi, ora sono in grado di proseguire senza di te.
Mariaelisa racconta…
L’attività che per prima mi viene in mente è stata l’impresa di progettare e costruire le amache per dormire una notte all’addiaccio. Dopo averle pensate, progettate e provate in sede, in uscita le abbiamo realmente costruite e le abbiamo usate per dormire. E’ stata un’attività molto interessante perché ha messo alla prova le nostre conoscenze tecniche ma anche di collaborazione: la vera impresa è stata montarle tutte prima che venisse sera!!!
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