7 – Dei vari pasti scout, ce n’è stato qualcuno alquanto strano, eccellente o schifoso?
Daniela:
La trappeur dell’uscita un bici, era particolarmente riuscita (poi però l’attività prevedeva di scambiarsi le pietanze!!!!!!!) e tutte le CENE di fuoco (una volta all’anno).
Elena d G.:
Dei pasti ricordo sicuramente le banane e le fragole con la panna (ci era venuta sta mania, chissà!) e il cous-cous in route, velocissimo, buonissimo e facilissimo da preparare (nonché molto leggero nello zaino).
Francesca:
Cucinavano sempre gli altri, quindi non potevo lamentarmi perché erano tutte ottime cuoche.
Maria:
Sottolineo che quando si ha fame, qualsiasi cosa è buona, soprattutto in route! Però mi ricordo benissimo una pasta cucinata in route sul Cansiglio con troppa poca acqua: il risultato è stata una specie di sbobba collosa salatissima! Cercate sempre di calcolare bene le dosi 😛
Una sera in uscita l’equipe che doveva pensare a fare la spesa per la cena aveva acquistato pollo e verdure di vario tipo da cuocere. Una volta tagliate a dadini le verdure risultarono tantissime…non stavano neanche nelle gavette ma quello che era peggio non cuocevano più!!!! Il pollo rimase sacrificato in una minuscola gavetta anch’esso adagiato sopra uno spesso strato di verdure in cottura (o meglio in non cottura!!!). Il risultato della cena fu disastroso pollo insipido con zucchine e melanzane crude, tra l’altro mangiati alle 10 di sera!!!!!! Ovviamente non si butta via nulla e quindi con molta molta moooolta fatica finimmo tutto. Penso di non aver ancora digerito quella cena ^_^
8 – Usavate il basco o il cappellone? Quale preferisci? Perché?
Daniela
Cappellone: diciamo che sicuramente è più funzionale. Anche se ammetto che nel complesso della nostra uniforme, in certe circostanze (tipo S. Messe o attività al chiuso) il basco è decisamente più femminile.
Elena d G.
Noi usavamo sia il basco che il cappellone; cioè in uscita e in route rigorosamente cappellone, insostituibile in caso di pioggia e sole, portaoggetti all’occorrenza, porta acqua, insomma un milleusi; basco per riunioni, veglie e cerimonie (un po’ uno sfizio di eleganza se vogliamo ma che non guasta).
Elena P.
Cappellone perché protegge dal sole e dalla pioggia, è più pratico.
Francesca
Basco nelle cerimonie e il cappellone nelle uscite, preferivo il basco, perché era comodo portarlo in tasca ed era difficile dimenticarselo.
Maria
Negli anni dell’interfuoco che io ricordi usavano entrambi un po’ a scelta di ognuno. Il basco è sempre e comunque rimasto legato solo alle veglie o cerimonie. Per le uscite abbiamo sempre usato il cappellone, che io preferisco perché è più comodo e più utile, ripara dal sole e dalla pioggia come un basco assolutamente non è in grado di fare.
Mariaelisa
Ho sempre considerato il basco e il cappellone due cose complementari ma con funzioni diverse, a mio parere uno non può sostituire l’altro. Il basco l’ho sempre adoperato per le cerimonie, celebrazioni o per i momenti di “rappresentanza”. Il cappellone invece è lo strumento adatto alle attività quali le uscite o il servizio in unità. Il cappellone infatti ha una funzione di protezione da pioggia e sole quindi nello spirito di “Estote Parati” deve sempre essere disponibile e pronto all’uso nei casi in cui si prevede possa servire.
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